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La 48a Hestejada de las Arts d'Uzeste, "un incontro dedicato alla riflessione attraverso la danza e la risata"

La 48a Hestejada de las Arts d'Uzeste, "un incontro dedicato alla riflessione attraverso la danza e la risata"

Il festival della città del Sud della Gironda torna fino al 23 agosto. Spettacoli, musica e dibattiti di ogni genere si susseguiranno in uno spirito sempre più creativo e liberatorio.

Un evento "per intellettuali, poeti e perdenti". Sono queste le parole che il suo fondatore e rinomato musicista, Bernard Lubat , usa per descrivere la Hestejada de las Arts. Un momento di condivisione e liberazione artistica iniziato domenica 17 agosto e che proseguirà fino al 23 agosto nel piccolo villaggio di Uzeste. Uno dei festival più antichi della Gironda giunge alla sua 48a edizione.

Dal teatro Estaminet alla chiesa, passando per il Café du Sport, all'aperto come nelle case dei cittadini, tutto è al servizio di questo festival "transgenerazionale e transartistico". Il programma prevede una settimana di spettacoli che si intrecciano e si contraddicono a vicenda: musica di tutti i generi (jazz, rock, classica), teatro, spettacoli pirotecnici, street art, poesie, dibattiti, proiezioni... Il tutto in uno spirito cosiddetto "poietico", un mix di poesia, etica, politica e umorismo.

Esci dalla macchina

"È un incontro dedicato alla riflessione collettiva, alla danza e al divertimento", spiega Bernard Lubat. Il programma è stato meticolosamente sviluppato dal fondatore e direttore artistico Fabrice Vieira, con un'unica idea in mente: promuovere la creatività e la libertà. "La libertà di assumersi la responsabilità. Non siamo qui perché il pubblico consolidi i propri gusti, ma perché scopra qualcosa di diverso". Più che un festival, Bernard Lubat lo descrive come un "laboratorio di artisti attivi".

Il palco dell'Estaminet, pochi giorni prima dell'inizio del festival.
Il palco dell'Estaminet, pochi giorni prima dell'inizio del festival.

Elsa Lussin

"Un artista è un ricercatore. Non scegliamo persone che riproducono, ma inventori unici." Bernard Lubat trae questa ricerca di innovazione dalla sua lunga carriera musicale. "Dobbiamo distinguere tra musica di base e musica elementare. Vogliamo che la musica viva o si venda?". Sostiene l'educazione popolare per "sviluppare il pensiero critico" in un mondo che gira in tondo.

Coltivare il futuro

"Come ogni anno, il villaggio ritroverà il suo antico splendore", commenta questo nativo di Uzeste. Nato sopra il palcoscenico dell'Estaminet, Bernard Lubat ricorda il periodo d'oro del suo villaggio. "Oggi ci troviamo in un deserto musicale oltre che medico", si lamenta. Così, anno dopo anno, si batte per perpetuare queste Hestejadas, un nome guascone che significa "la festa più grande dell'anno".

Bernard Lubat al Festival di Uzeste con Claude Nougaro.
Bernard Lubat al Festival di Uzeste con Claude Nougaro.

René Desthomas

E alla domanda: "Non sei stanco?", risponde: "Non sono morto! E ogni edizione sembra la prima". Avvicinandosi al suo 50° anno, il festival continua a riunire artisti entusiasti di sperimentare questa libertà creativa senza limiti.

Programmazione su uzeste.org

Alcune date Saranno presenti numerosi personaggi noti del festival, come André Minvielle, che martedì 19 agosto ripercorrerà i suoi 40 anni a Uzeste. Maguy Marin, coreografa di fama internazionale, si esibirà per la prima volta sotto il tendone il 20 agosto, mentre la compagnia del Centre dramatique national de Montpellier metterà in scena "Un Hamlet de moins" venerdì.
SudOuest

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